Nel mondo della cultura pop, così come in quello dello sport, ci sono mode passeggere e classici senza tempo. Alcuni personaggi rimarranno per sempre indelebili nella memoria di milioni di fan. Ayrton Senna, forse il pilota più veloce di sempre, è uno di questi. A quasi trent’anni dalla morte di una vera e propria leggenda della Formula 1 mondiale, l’ artista urban Jisbar rende possibile l’idea innovativa di Matteo Macchiavelli dipingendo una monoposto Formula 1 in onore di Ayrton Senna .
Il progetto viene realizzato in tempo per il Gran Premio di Imola che si disputerà sul circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari dove, il 1° maggio 1994, il campione brasiliano perse la vita in seguito ad un terribile incidente nella curva del Tamburello. È lì che l’auto verrà esposta per la prima volta , attirando su di sé le attenzioni di appassionati di Formula 1, degli addetti ai lavori, e di un nuovo pubblico di amanti di arte contemporanea e di street art.
Il pubblico di Jisbar, infatti, è di natura trasversale e comprende in prima linea giovani e giovanissimi, ma anche scout di talenti e collezionisti d’arte affermati. Per questa ragione Matteo Macchiavelli , ideatore del progetto, ha deciso di coinvolgere Jisbar attraverso la sua galleria Sist’Art rendendolo artista ambassador della memoria di Senna tramite la realizzazione di questa art car . I ruoli si invertono: attraverso questo progetto, Jisbar diventa l’ambassador della memoria di Senna e potrà così perpetuarne il mito, l’imprenditore e collezionista d’arte Matteo Macchiavelli diventa il precursore della Race Art.
L’idea di questo progetto nasce durante un pranzo tra Matteo Macchiavelli, designer, collezionista d’arte e appassionato di Ayrton Senna e Gianluca Tremonti , collezionista italiano di Formula 1. L’auto, una show car Formula 1 donata dal collezionista è stata suddivisa longitudinalmente in due parti. Il lato destro è composto con le livree di tre delle quattro macchine guidate da Ayrton: Lotus, Williams, McLaren. La fiancata sinistra, invece, è stata affidata all’artista francese Jisbar che l’ha dipinta a Faenza presso la sede di Halmo .