LE OPERE DI ELVIRA CARRASCO AL RISTORANTE VENEZIANO GLAM DELLO CHEF ENRICO BARTOLINI

POSATISSIME

LE OPERE DI ELVIRA CARRASCO AL RISTORANTE VENEZIANO GLAM DELLO CHEF ENRICO BARTOLINI

09 FEBBRAIO 2022
Elvira Carrasco al ristorante Glam, Palazzo Venart

Da tempi antichi l’arte si è interessata al volto umano. Dalle sculture delle prime civiltà orientali, dell’Antica Grecia o della Roma repubblicana, ai dipinti Rinascimentali dei più grandi maestri del Quattrocento che portarono il ritratto a vero e proprio status symbol − si pensi ad esempio al doppio profilo dei Duchi d Urbino di Piero della Francesca o alla Mona Lisa di Leonardo da Vinci. Sempre meno naturalistico e sempre più introspettivo, le avanguardie avviarono un processo di decostruzione della fisionomica classica aprendo alle espressioni più disparate del contemporaneo: Pablo Picasso , Andy Warhol, o più di recente Francis Bacon, sono tra i più noti esploratori di questi nuovi linguaggi. Come probabile conseguenza della deflagrazione dei canoni figurativi nelle arti plastiche, dalla metà del Novecento la fotografia è diventata sempre più presente nella produzione di ritratti assurgendo a forma d’arte privilegiata nel raccontare la complessità del volto umano.

Ispirata ai grandi lasciti della storia dell’arte, Elvira (1990) combina le forme espressive d eccellenza deputate alla ritrattistica, pittura e fotografia, in una personale visione che unisce tradizione e contemporaneità. Giovane artista, figlia d’arte nata in un piccolo villaggio della Cuenca spagnola, realizza ritratti e autoritratti che nascono come azioni di body-art , dipingendo direttamente sui volti delle persone che poi fotografa immersi in un particolare ambiente e atmosfera. Nella scelta della composizione cromatica e nelle forme disegnate, l’artista esprime le emozioni interiori che percepisce nei soggetti rappresentati; nelle pupille, unico dettaglio del viso che rimane intatto e puro, si riflettono invece la macchina fotografica, il paesaggio e la luce dell’attimo specifico in cui scatta l’immagine. Ogni ritratto racconta quindi molte storie, dalle vedute impresse negli occhi di chi osserva, che creano un ponte tra il qui e ora e l’eternità del guardare oltre, alle pennellate di colore che manifestano sensazioni e sentimenti condivisi tra l’artista, il soggetto rappresentato e l’osservatore .

Le opere di Elvira , che la galleria Sist’Art presenta in esclusiva per gli ambienti del pluristellato ristorante Glam di Enrico Bartolini all’interno di Palazzo Venart a Venezia a Palazzo Venart , sono una selezione dei più caratteristici ritratti dell’artista. La prima sala ospita delle creazioni realizzate ad hoc e che portano con sé il riflesso della storia dei luoghi, dei sapori della cucina e delle intuizioni del loro creatore. Fanno da contraltare i 3 autoritratti di Elvira composti esclusivamente in bianco e nero - a eccezione degli occhi azzurri dell’artista, unico colore presente. Il viso dipinto di bianco si anima di gestualità enigmatiche sottolineate dal nero delle mani che ci invitano ad ascoltare, a cambiare prospettiva o semplicemente a contemplare. Ed è proprio con questa stessa attitudine di curiosità e ammirazione che anche i volti di chi osserva, di noi ospiti, sono invitati a lasciarsi andare nell’esplorazione della creatività: sia la cucina che si esprime attraverso sapori, consistenze e composizioni, sia il ritratto che associa colori, emozioni e luoghi, sono tutte opere d’arte di cui nutrirsi e avere piacere.