Joel Amit nasce a Gerusalemme nel 1982. Fin da giovane disegna, dipinge e si approccia alla scultura. Dopo il servizio militare parte da Gerusalemme per il deserto del Negev, dove vive per cinque anni progettando e costruendo villaggi per studenti e artisti. Durante la sua permanenza nel sud, ha modo di sperimentare una varietà di materiali da costruzione . Utilizza infatti cemento, legno, tubi, cartone e carta per progettare nuove unità edilizie.
Il suo interesse è legato all'utilizzo di frammenti di materiale abbandonato come materiali da costruzione per strutture su larga scala. La passione per la creazione lo porta a studiare architettura alla Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, dove ottiene la laurea. La ricerca di Joel su piccoli "pixel", che potessero costituire i blocchi di base per forme più grandi, lo porta infine ad approdare al mondo dell'arte, questa volta lavorando con il metallo. Joel stabilisce il suo studio a Gerusalemme e realizza delle opere che chiama " Pixel-Art ". Questi lavori traggono ispirazione dalla natura, così come dal mondo computerizzato , con le sue aperture a nuove forme di espressione artistica. Joel trova nella trasformazione dell'acciaio – un materiale pesante e freddo – in farfalle, pesci, uccelli e piume, un processo liberatorio. Joel riesce ad esprimere i valori della vita, dell'amore e dell'umorismo nel suo lavoro , alla costante ricerca di una dimensione aggiuntiva: uno strato nascosto e una sfida per gli occhi.