Horizontal Thruth

HORIZONTAL THRUTH
2015, Olio e acrilico su tela, 400x101,5cm

Phytoremidiation

PHYTOREMIDIATION
Olio e acrilico su tela, 120x160cm

Phytoremidiation N°2

PHYTOREMIDIATION N°2
Olio e acrilico su tela, 120x160cm

Phytoremidiation N°3

PHYTOREMIDIATION N°3
Olio e acrilico su tela, 120x160cm

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FORBICI

Jernej Forbici

Jernej Forbici è un artista sloveno nato a Maribor nel 1980. Si è formato al College for Visual Arts di Lubiana, ha poi ottenuto un diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e conseguito una Laurea specialistica in Arti visive e discipline dello spettacolo. Grazie ad una borsa di studio ricevuta dall’Ufficio della Cultura slovena e un invito in residenza a Londra, ha avuto l’opportunità di dedicare i propri studi ai maestri inglesi. Oggi vive e lavora tra Kidrievo, Ptuj (Slo) e Vicenza (The). L’inizio della carriera di Forbici è contraddistinto dalla creazione di opere pittoriche alle quali col tempo si sono combinati elementi fotografici, video, sculture e installazioni .

Espone a partire dal 1999 in note mostre sia personali che collettive in Europa, Canada, Stati Uniti, Argentina e Cina, le sue opere sono inoltre presenti in collezioni private e pubbliche. È stato invitato alle seguenti mostre Biennali: Hicetnunc a Pordenone, alla Biennale internazionale d'arte IBCA a Praga, alla 51° e 53° Biennale di Venezia.

Nel corso degli anni l’artista si è dedicato principalmente alle tematiche ambientali e ai danni irreparabili che l’uomo ha provocato alla natura modificandola in maniera irreversibile . “Nel mio lavoro, provo continuamente a mettere uno specchio di fronte agli spettatori per fargli capire che abbiamo preso una via sbagliata, quella del puro consumismo e capitalismo senza freni. Ma ho anche capito che serve a poco. Purtroppo, l’unico modo di cambiare il pensiero o il modo di vivere e pensare è di sentire le conseguenze, reali e forti, sulla nostra pelle…”

Il mio lavoro è, in un certo senso, autobiografico. Sono cresciuto in un piccolo paese circondato da tre discariche e una fabbrica. È logico che il mio lavoro abbia una nota ecologista che si sviluppa anche nelle domande sulla nostra esistenza, memoria…